San Bonaventura da Bagnorea
Doctor seraphicus

Bonaventura nacque a Bagnorea (oggi Bagnoregio, prov. Viterbo) nel 1218 ca.
Il suo nome battesimale era Giovanni.
Si racconta che ………
Giovanni a quattro anni si ammalò gravemente e i dottori avevano rinunciato a curarlo. La mamma volle che incontrasse San Francesco per chiedergli la guarigione. Il Santo se lo strinse al petto e disse: “Bona ventura!” per augurargli salute. Giovanni si guarì e da quel momento tutti lo chiamarono Bonaventura
.A ventidue anni entrò nell’Ordine dei Frati Minori, studiò e insegnò Teologia all’Università di Parigi. L’apostolato fu sempre al centro della sua attenzione: per la ricchezza di contenuti e la chiarezza della forma dei suoi sermoni fu considerato il miglior predicatore del secolo. A soli trentasei anni fu eletto ministro generale dell’Ordine e mantenne questo incarico per diciassette anni con una dedizione costante tanto da essere chiamato secondo fondatore. Nel 1273 fu creato cardinale e nominato vescovo di Albano. Rifiutò le posizioni estreme degli Spirituali ma giudicò con prudenza i frati accusati di eresia.
Scrisse numerose opere di carattere teologico e mistico in cui sostenne, sotto l’influenza agostiniana, un approccio non solo razionale ai misteri divini. Le opere più note sono Itinerarium mentis in Deum e la Legenda maior, la biografia ufficiale di San Francesco. Ha composto quasi certamente l’Ufficio di Maria Immacolata in cui scrive: Immaculata Mariae Virginis conceptio, sit nobis semper salus et protectio. Morì a Lione il 1274 mentre era impegnato nei lavori del Concilio che si svolgeva in quella città.
Fra Giuseppe lo colloca al centro dell’immagine nel punto in cui il tronco dell’albero, che rappresenta l’Ordine, si dirama in due direzioni. Fu infatti una figura centrale, un punto di riferimento rassicurante per tutti.
Negli Atti del Concilio di Lione è scritto: “Bonaventura è unico per santità, per scienza e per eloquenza, per condotta esemplare, per carità, per finezza di tratto, cortese, affabile, pio, caritatevole, ricco di virtù, caro a Dio e agli uomini”. Fu canonizzato dal papa Sisto IV nel 1482; da Sisto V nel 1587 fu dichiarato dottore della Chiesa, Doctor Seraphicus.