Sisto IV

Doctor acutissimus

Francesco della Rovere, col nome di Sisto IV, fu il terzo papa francescano. Nacque nei pressi di Savona, in una famiglia blasonata ma decaduta. Studiò Teologia nell’Università di Pavia, entrò nell’Ordine dei frati minori, fu un dotto predicatore, insegnò Teologia a Padova e in altre prestigiose università italiane. Per la sua eccellenza in Teologia fu denominato doctor acutissimus. Fu ministro della provincia francescana della Liguria e poi dal 1464 ministro generale dell’Ordine. Nel 1470 fu papa, successore di Paolo II che lo aveva creato cardinale due anni prima. La sua preoccupazione costante era rivolta ai musulmani che continuavano a minacciare l’Occidente. Per questo lavorò per l’alleanza dei prìncipi cristiani.
Quando era ancora frate minore scrisse alcune opere: De sanguine Christi e De potentia Dei, di argomento teologico; una esortazione ai prìncipi
perché organizzassero adeguatamente la spedizione contro i turchi; un testo sulla Immacolata Concezione di Maria (che comunque è di dubbia attribuzione). In tutto il suo pontificato protesse le arti e la letteratura mostrando “una grande voglia di magnificenza e di liberalità”: arricchì e curò la Biblioteca Vaticana; istituì la festa di San Giuseppe; canonizzò San Bonaventura; fece restaurare numerosi edifici romani e ne fece costruire nuovi; volle un nuovo ponte sul Tevere che porta ancora il suo nome.
Il suo pontificato, nonostante le sue debolezze, fu connotato dall’attenzione al culto dedicato a Maria: con la bolla Cum preexcelsa approvò l’ufficio liturgico della Immacolata Concezione, istituì la festa e concesse ai fedeli le stesse indulgenze che erano state date ai devoti del
Santissimo Sacramento; fece restaurare la chiesa di Santa Maria della Pace e alla Immacolata Concezione dedicò la Cappella Sistina, che, affrescata in seguito da Michelangelo, sarebbe diventata una delle più famose opere d’arte del mondo. Morì il 1484.