Fra Gentile di Montefiore

Gentile Partino (lat. Gentilis de Monteflore) nacque a Montefiore dell’Aso nei pressi di Ascoli Piceno, intorno al 1240. Entrò giovanissimo nel convento da poco costruito dei frati minori del suo paese.
La famiglia dei conti Partino era ricca e potente e questo gli consentì di studiare alla Sorbona dove, terminati gli studi, fu lettore di Teologia.
Tornato in Italia conobbe il cardinale Benedetto Caetani, il futuro Bonifacio VIII, che lo chiamò a Roma e lo creò nel 1300 cardinale. Dal 1302 al 1305 fu Penitenziere Maggiore nei processi di inquisizione contro i movimenti di frati dissenzienti. Fu abile diplomatico, esperto intenditore di arte, committente esigente di produzioni artistiche molto raffinate: da piccoli oggetti gelosamente custoditi a monumenti e affreschi.
Ebbe numerosi e prestigiosi incarichi anche col papa Clemente V, che aveva trasferito la sede pontificia ad Avignone. Ricevette, sempre da questo papa, la consegna di portare il tesoro pontificio da Assisi dove era custodito alla nuova sede.
Nel corso di questa missione morì nel 1316, in una sosta a Lucca. Così come aveva chiesto fu sepolto ad Assisi nell’altare che aveva fatto  affrescare da Simone Martini.