Fra Pietro Aureolo
Doctor facundus

Pietro Aureolo (fr. Pierre d’Auriole), nato in Francia verso il 1280 da una famiglia nobile, entrò nell’Ordine francescano nella provincia di Aquitania presumibilmente verso la fine del XIII secolo, e tra il 1304 e il 1312 si formò studiando testi di Aristotele, Averroé, Tommaso e Duns
Scoto. A Parigi fu lettore di Teologia, con tanto impegno da essere chiamato doctor facundus. Spesso rifiutò le idee di Tommaso d’Aquino e di Duns Scoto e ideò delle tesi interessanti e innovative su numerosi argomenti filosofici e teologici. Partendo da una affermazione di San Paolo nella lettera ai Corinzi “per ora guardiamo uno specchio offuscato, ma in seguito saremo faccia a faccia” negò la possibilità che l’uomo, viator, pellegrino nel mondo possa conoscere Dio. Fu vescovo di Aix, forse cardinale nel 1320 per volontà del papa Giovanni XXII (il dato non è certo).
Ad Avignone fece edificare una chiesa dotandola di libri e corredi perché si potessero insegnare le scienze, e di rendite destinate alla educazione di alcuni giovani. Scrisse numerosi trattati di Filosofia e di Teologia: Tractatus de principiis naturae (forse il primo dei suoi scritti); Tractatus de paupertate et usu paupere rerum (1311 ca.); il poderoso commento al primo libro delle Sentenze di Pietro Lombardo; Tractatus de conceptione Beatae Mariae Virginis che è la prima opera teologica sull’Immacolata Concezione.
Colpito dalla peste, morì ad Avignone il 1361