Fra Bartolomeo da Cocurno (Coturno, Cogorno)

Fra Bartolomeo da Coturno nacque in una antica e nobile famiglia della provincia di Genova, fu frate minore nella stessa provincia, dottore in Teologia, ricercato predicatore, arcivescovo e, nel 1378, cardinale, voluto da Urbano vi. Ebbe molti incarichi, portati a termine felicemente,
come legato pontificio. Per un certo periodo fu molto vicino al pontefice Urbano VI, ma cadde in disgrazia quando si rifiutò di accompagnarlo a Napoli in una sorta di spedizione punitiva contro il re Carlo III d’Angiò. Urbano dava segni di squilibrio e di intolleranza e, forse per questo, il Cocurno si rifiutò di sostenerlo. Carlo III trattò col papa e grazie a un suo intervento il cardinale fu perdonato e raggiunse il papa a Nocera dove si era rifugiato presso un nipote. Dopo poco i rapporti tra il papa e il re si logorarono definitivamente. Il papa ebbe il sospetto che il Cocurno, con altri quattro cardinali, avesse cospirato contro di lui e li fece arrestare e imprigionare. Quando decise di ripartire portò con sé anche i cardinali prigionieri che misteriosamente durante il viaggio scomparvero (uno di questi cardinali è Ludovico Donato). Il papa, secondo i più, li aveva fatti assassinare convinto che stavano tramando contro di lui. Era il 1386.
Abbiamo di lui una Summa Teologica, Postille di discorsi sacri e Commentarii sul Cantico de Cantici.