il serafico san buonaventura stimandosi indegno della communione eucaristica per molti giorni non celebrò, onde l’altissimo avezzo a risguardar gl’humili per sublimarli a singolar prerogative, mentre  un giorno assisteva il santo qual serafino anelante il sacrificio della messa lo venne a satiar del propio corpo per mano angelica.
morì l’anno 1274 della sua età 53

Bonaventura si considerava un grande peccatore, tanto che pensava di non meritare la gioia di celebrare la Messa. Provava una sofferenza indicibile perché il desiderio di comunicarsi era grande. Il Signore intervenne. Quando un giorno, durante la Messa, B+ventura rimase in ginocchio al suo posto mentre gli altri si comunicavano, gli apparve un angelo e gli poggiò sulla lingua un’ostia consacrata.

C’è un altro episodio sulla sua umiltà.

Si racconta che…

Un giorno giunsero nel convento in cui viveva Bonaventura i legati pontifici per comunicargli che il papa aveva deciso di conferirgli la dignità cardinalizia e gli mandava il galero. Egli, che stava lavando i piatti, continuò il suo lavoro, fece appendere il cappello rosso ai rami di un albero e commentò: “Gli uffici di un frate minore sono più salutari e più sicuri di quelli di grandi dignità che sono pesanti e pieni di pericoli”.

Ai piedi dell’inginocchiatoio fra Giuseppe ha disegnato la berretta non consentita durante la celebrazione della Messa, indicata dal calice sull’altare e da un’ostia nelle mani del sacerdote. L’umiltà dei sai dei due francescani contrasta con l’eleganza raffinata degli abiti dell’angelo, dei due nobili e di quelli liturgici ricchi di merletti. Un fascio di luce entra dall’alto e investe il santo: è un elemento ricorrente che indica la presenza dell’Altissimo. I due nobili sono distratti e non si accorgono di nulla. Molto partecipi sono invece tutti gli altri. L’importanza di Bonaventura si rileva non solo dal numero degli affreschi (sono tre) ma anche dal posto loro assegnato. Nel nostro chiostro e in quello di Galatina, la storia di Bonaventura occupa la prima lunetta. Nel convento la sua immagine è sulla prima cella. Nell’albero francescano dei cardinali è sul tronco e quindi sull’asse dell’Immacolata