


Beato Rainaldo da Rieti

Era un frate di cui tutti conoscevano la santità. Un giorno passeggiava fuori città col padre guardiano. Sulla stessa strada c’era un cieco che, informato dal suo accompagnatore della sua presenza, subito si inginocchiò e cominciò a chiamarli e a chiedere il miracolo di riavere la vista: “Se farai sui miei occhi il segno della Croce, io vedrò” gridava. Il padre guardiano aveva visto le capacità taumaturgiche di Rinaldo in altre occasioni e perciò lo pregò di intervenire e poi, dinanzi alla sua titubanza, gli impose di farlo per ubbidienza.
Fra Rinaldo si avvicinò al cieco, gli fece il segno della Croce sugli occhi e la vista tornò. La gente che venne subito a saperlo si precipitò per far festa al frate santo ma i due si allontanarono in fretta. Il cieco riconoscente baciava felice e grato le orme che avevano lasciato sulla terra.
Dopo qualche tempo fra Rinaldo si ammalò. I frati andarono a fargli visita e videro uno strano fenomeno: egli sudava e le gocce di sudore si
trasformarono in piccoli fiori bianchissimi come la neve. I frati cercarono di asciugare questo sudore ma era inutile. Quelle gocce candide si rinnovarono fino alla sua morte. Il suo corpo fu sepolto ancora così ricoperto.
- Presentazione
- La chiesa e il convento di San Sebastiano
- Fra’ Giuseppe e i francescani a Gravina
- Il racconto del poema francescano di fra Giuseppe
- L’albero francescano
- Prima parete – canto lunette 1-3
- Prima parete – canto lunette 4-6
- Seconda parete – canto lunette 7-9
- Seconda parete – canto lunette 10-13
- Terza parete – canto lunette 14-16
- Terza parete – canto lunette 17-19
- Quarta parete canto