


Beato Giovanni, re dell’Armenia

Si chiamava Aitone ed era re dell’Armenia, poi, forse dopo la conversione, si chiamò Giovanni e continuò per tanti anni a essere re, governando con zelo e giustizia. Affascinato dall’Ordine francescano cedette il regno a un suo nipote ed entrò in convento. Cercò di imitare San Francesco in ogni sua virtù: la povertà, l’umiltà, la mortificazione, la dedizione alla preghiera.
Accadde però che un giorno i saraceni assalirono il suo paese e il nipote Leone non era in grado di difenderlo. Giovanni allora capì che era suo dovere uscire dal convento e affrontare questa prova. Egli era molto esperto nell’arte militare e pieno di zelo nel condurre una guerra che
sentiva come difesa della fede. Uccise molti nemici e inseguì i superstiti nel loro campo. Là trovò la morte.
- Presentazione
- La chiesa e il convento di San Sebastiano
- Fra’ Giuseppe e i francescani a Gravina
- Il racconto del poema francescano di fra Giuseppe
- L’albero francescano
- Prima parete – canto lunette 1-3
- Prima parete – canto lunette 4-6
- Seconda parete – canto lunette 7-9
- Seconda parete – canto lunette 10-13
- Terza parete – canto lunette 14-16
- Terza parete – canto lunette 17-19
- Quarta parete canto