


San Benedetto il moro o di San Fratello

Erano arrivati dall’Etiopia i suoi genitori. Erano cristiani discendenti da schiavi negri. Benedetto nacque nel 1524 a San Fratello vicino Messina, cominciò presto a lavorare, ma un giorno incontrò un eremita, un nobile signore che aveva deciso di vivere in solitudine con altri fratelli seguendo la spiritualità francescana. Si chiamava Giacomo Lanza. Vissero in un eremo per qualche tempo ma il viavai della gente
era troppo. Tutti chiedevano, al Santo con la pelle nera, un miracolo.
Quando nel 1562 papa Pio iv sciolse la comunità di eremiti che Benedetto aveva raccolto intorno a sé dopo la morte del Lanza e ordinò loro
di entrare in un convento di frati minori riformati. Benedetto ubbidì e diventò fratello laico francescano. Si occupava della cucina di un convento vicino a Palermo. Dopo un po’ fu nominato, contro la sua volontà, superiore del convento, anche se non sapeva né leggere né scrivere. In seguito lavorò con i novizi e infine tornò a fare il cuoco.
Secondo la tradizione compì numerosi miracoli; ebbe fama di santità anche da vivo, tanto che molti ecclesiastici, teologi e lo stesso viceré si affidavano al suo consiglio prima di prendere decisioni importanti.
Colpito da una grave malattia morì nel 1589 presso il convento francescano di Santa Maria di Gesù. Nel 1743 il papa Benedetto XIV lo beatificò
e nel 1807 Pio VII lo canonizzò
- Presentazione
- La chiesa e il convento di San Sebastiano
- Fra’ Giuseppe e i francescani a Gravina
- Il racconto del poema francescano di fra Giuseppe
- L’albero francescano
- Prima parete – canto lunette 1-3
- Prima parete – canto lunette 4-6
- Seconda parete – canto lunette 7-9
- Seconda parete – canto lunette 10-13
- Terza parete – canto lunette 14-16
- Terza parete – canto lunette 17-19
- Quarta parete canto