Lo stemma

Sulla punta della lunetta dell’albero francescano, c’è lo stemma del ministro generale dell’Ordine, affrescato sul soffitto. La parte centrale è divisa in quattro parti. Nella prima, a sinistra in alto, su fondo azzurro c’è un braccio nudo, con il segno del chiodo sul palmo della mano; l’altro braccio, vestito del saio francescano, incrocia il primo, con lo stesso segno sul palmo della mano; dietro, una croce. Per indicare che la benedizione era impartita da San Francesco “nella potenza e nel nome del Crocefisso”, le due braccia nello stemma vengono raffigurate l’uno nudo e l’altro vestito: il braccio di Cristo e quello di Francesco. Naturalmente, il significato dato sempre all’emblema francescano è quello della “conformità” di Francesco a Cristo
Si racconta:
Nel 1213-1214, San Francesco fu ospitato al castello di Susa da Beatrice di Ginevra, moglie del conte di Savoia. La contessa donò al Santo un terreno perché vi sorgesse un convento. In segno di gratitudine, per soddisfare il desiderio della pia benefattrice che gli chiedeva un ricordo, San Francesco si staccò una manica dalla tonaca e gliela donò. Fu così che, durante il lungo viaggio, tutti videro il Santo con un braccio ignudo e uno vestito, e così furono benedetti da lui con le braccia in forma di croce. La reliquia esiste ancora ed è venerata nella cattedrale di Chambery, in Savoia.
In alto a destra c’è l’icona delle cinque piaghe che riguarda ancora Gesù e Francesco.
In basso a sinistra un angelo serafino, attributo di San Francesco; in basso a destra un cuore trafitto dai tre chiodi della passione.
- Presentazione
- La chiesa e il convento di San Sebastiano
- Fra’ Giuseppe e i francescani a Gravina
- Il racconto del poema francescano di fra Giuseppe
- L’albero francescano
- Prima parete – canto lunette 1-3
- Prima parete – canto lunette 4-6
- Seconda parete – canto lunette 7-9
- Seconda parete – canto lunette 10-13
- Terza parete – canto lunette 14-16
- Terza parete – canto lunette 17-19
- Quarta parete canto